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STOP MUSICHERESISTENTI

25 Aprile 2019 | Sacrario del Martinetto, Torino

Corso Svizzera angolo corso Appio Claudio
ore 11
Regia: Carlo Roncaglia - Genere: Musica-Teatro

con 
Carlo Roncaglia
Giovanna Rossi
Enrico Dusio

e con

Marco “Benz” Gentile primo violino
Federica Biribicchi secondo violino
Elena Saccomandi viola
Marco Robino violoncello
Enrico De Lotto contrabbasso

 

Lo spettacolo nasce da una nuova e importante collaborazione tra Accademia dei Folli e Architorti. Un percorso musicale, teatrale ed emotivo che tocca aree e periodi storici differenti, tutti riconducibili ad un’idea universale di Resistenza: dalla lotta italiana al nazi-fascismo, al Chile di Pinochet, dal Sudafrica dell’Apartheid agli afroamericani in catene nei campi di cotone.

arrangiamenti originali e trascrizioni Marco Robino, Enrico De Lotto 
testo Emiliano Poddi 
luci e fonica Fabio Bonfanti
regia Carlo Roncaglia

INGRESSO LIBERO


Lo spettacolo nasce da una nuova e importante collaborazione tra Accademia dei Folli e Architorti. Musica e teatro dialogano grazie ai nuovi e imprevedibili arrangiamenti per archi di brani celebri e meno celebri e alla drammaturgia appositamente scritta da Emiliano Poddi (scrittore e docente presso la Scuola Holden). Uno spettacolo popolare di forte impatto e di grande valore sociale. Un percorso musicale ed emotivo che tocca aree e periodi storici differenti, tutti riconducibili ad un’idea universale di Resistenza: dalla lotta italiana al nazi-fascismo, al Chile di Pinochet, dal Sudafrica dell'Apartheid agli afroamericani in catene nei campi di cotone.

"STOP - musiche resistenti" secondo Architorti. La ricerca di un'empatia con il pubblico attraverso le note. Una diversa chiave di lettura di brani famosi per suggerire, proporre e rivivere melodie che tutti conoscono, senza mai anteporre la nostra persona, la nostra idea e la nostra capacità esecutiva, ma chiedendo una condivisione emozionale ed una comune idea di pace al pubblico che ci ascolta. Empatici con il pubblico per essere noi per primi ascoltatori di chi abbiamo di fronte. Focalizzare le aspettative per condividere. Come chiedere di cantare, ballare e suonare insieme a noi.
Empatia è la parola chiave del progetto sonoro che accompagna le melodie e i testi dei brani scelti per lo spettacolo, un monito come filo conduttore del progetto Architorti che affonda le sue radici nell'esperienza del processo di Norimberga.