ULTIMO VIENE IL GATTO

Quando la Resistenza diventa fiaba

Dopo 10 anni di spettacoli sulla Resistenza, abbiamo deciso di declinare in modo diverso il tema nel tentativo di estrapolarlo da un puro ambito storico. Attraverso la riscrittura drammaturgica delle pagine di Calvino, la Resistenza è in questo caso filtrata dalla fiaba. Diventa quasi un archetipo, un paradigma, un'occasione per riportare un concetto alle sue origini. Naturalmente lo faremo a modo nostro, con la musica che è naturale contrappunto al teatro e col rigore che il luogo e la ricorrenza richiedono. C’è, tra i partigiani, un ragazzo con la faccia a mela che a detta dei suoi stessi compagni “spara come un dio”. Giuà dei Fichi, invece, è un tiratore “così schiappino” che quando spara ai tordi, quelli nemmeno si levano in volo dai rami. Cos’hanno in comune Giuà e il ragazzo dalla mira fenomenale? Intanto sono personaggi di Calvino, e vivono le rispettive avventure nello stesso libro a poche pagine di distanza: Giuà nel racconto “Il bosco degli animali” e il ragazzo-mela in “Ultimo viene il corvo”, che dà il titolo alla raccolta. Ma soprattutto entrambi stanno dentro una storia, quella della Resistenza, che nelle mani di Calvino si trasforma in fiaba. Il terreno dello scontro è per Giuà un bosco infestato da animali domestici in fuga dai tedeschi così come i loro padroni. Per il ragazzo dalla mira infallibile, invece, il bosco è una specie di enorme voliera a cielo aperto popolata di uccelli di tutte le specie, comprese le aquile ricamate sulle divise dei nemici. Ultimo, lo sappiamo, viene il corvo, l’unico a cui il ragazzo non spara, perché non si può mica uccidere un emissario della Morte. Per Giuà l’ultimo animale a farsi vivo è un gatto, ma la musica non cambia, perché si tratta del gatto selvatico più feroce che ci sia, e anche lui, come il corvo, ha scelto di stare dalla parte giusta. Nel frattempo chi legge ha la sensazione che l’autore si sia adeguato a questa specie di parata zoologica. Infatti, secondo Cesare Pavese, il Calvino di “Ultimo viene il corvo” è uno “scoiattolo della penna”.

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