FOLLI ALL'OPERA

Sembra una replica come tante. Madama Butterfly scruta l'orizzonte in attesa del ritorno di Pinkerton, il suo sposo americano. Lui l'ha mollata lì a Nagasaki e ha promesso di tornare "quando il pettirosso fa il suo nido". Già, ma quanto ci mette il pettirosso. "Voi mica lo sapete?", chiede Butterfly ai musicisti e al direttore d'orchestra. Perché sono passati anni e in tutto questo tempo non si sono visti né Pinkerton né pulcini di pettirosso. 

Poi arriva Turandot e sottopone Calaf a una specie di quiz televisivo estremo. In palio, se Calaf risponde esattamente, c'è la mano della stessa Turandot. Ma se Calaf sbaglia lo attende nientemeno che la ghigliottina. Ce la farà o no? Lo scopriremo dopo la pubblicità di Figaro, barbiere a domicilio.

Nel frattempo Alfredo spasima per Violetta. Ma lo sa che ha la tisi? E ha idea, Alfredo, di quale sia la professione che lei esercita? E soprattutto, non si rende conto che la loro storia d'amore è senza futuro dato che, nella quasi totalità dei casi, il soprano fa una brutta fine?

I personaggi dei libretti d'opera si avvicendano sul palco, si rivolgono al pubblico, dialogano con il direttore d'orchestra e con i musicisti. Vogliono capire, fare il punto della situazione dopo migliaia di repliche sempre uguali. Non è per niente facile essere personaggi d'opera. A parte lo spaventoso tasso di mortalità, ci sono stranezze che ancora non si spiegano, domande che restano in sospeso. Esempio: perché nell'opera, quando qualcuno viene pugnalato alle spalle, invece di sanguinare canta? E perché il pubblico, nonostante queste stranezze, alla fine si commuove?

Folli all'opera è un affettuoso omaggio al mondo della lirica, uno slalom scanzonato tra le arie più famose. Tre attori interpretano i personaggi di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi, Donizetti. Li accompagnano altrettanti musicisti che, rielaborando le partiture originali, fanno da contrappunto ai brani recitati. Il testo, appositamente scritto da Emiliano Poddi, cuce le diverse vicende creando una specie di Helzapoppin operistico dove tutto può accadere. Le gag, i momenti poetici e le situazioni assurde si susseguono in una girandola che lascia senza fiato. Un gioco raffinato, un divertimento intelligente rivolto sia agli appassionati sia a chi si affaccia per la prima volta sul meraviglioso mondo dell'opera.

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