MIRAVO ALLE STELLE
Un uomo, isolato in una cascina, attende una telefonata. È un giovane partigiano e sta aspettando di entrare in azione
nel breve tempo di una notte, gli passa davanti tutta la sua vita
i duri giorni da partigiano, larresto, il suo amore lontano, i suoi dubbi, le sue paure. È un viaggio toccante dove gli ideali e ogni tipo di retorica vengono, in qualche modo, posti in secondo piano rispetto allUomo, alla sua forza ed alla sua fragilità. Opposti che si scontrano e si incontrano; mentre fuori, la guerra e la dittatura imperversano e si impongono delle scelte con le dolorose rinunce chesse, inevitabilmente, comportano.
Musiche, parole e storie che giungono da valli e uomini che, sessant'anni fa, costruirono il terreno da cui è nata la Repubblica Italiana. Un intenso lavoro di ricerca fra le pagine scritte negli anni di guerra, e successivamente quando era venuto il momento di ricostruire, ha portato alla luce scritti, ora struggenti ora colmi di coraggio, di uomini e donne che vissero la Resistenza in terra piemontese, tra Torino e le infinite valli montane e collinari delle Province di questa terra. Per parlarne ci si affida così ai diari degli eroi "sconosciuti" di montagna e alle lettere di autori di fama quali Primo Levi, Emanuele Artom. La drammaturgia attinge quindi a queste fonti per accorparle in ununica emblematica piccola grande storia.