MUSICARESISTENTE

Regia: Carlo Roncaglia


Secondo gli storici, non ci sono prove che i partigiani abbiano mai cantato Bella Ciao durante la guerra. In compenso – e di questo esistono le immagini - l’hanno cantata i ragazzi americani di Occupy Wall Street, i francesi ai funerali dei fumettisti di Charlie Hebdo e i turchi nelle proteste di piazza Taksim.
Perciò non è così strano che Bella Ciao figuri anche nel repertorio di Baris, un violinista curdo che vive a Istanbul. Ogni sera si piazza sotto il balcone di Ayse, la ragazza di cui è innamorato, e suona per lei le musiche di chi ha lottato e ancora lotta per un futuro migliore: gli spiritual che si levavano dai campi di cotone al tempo della schiavitù, le canzoni che celebrano i martiri della libertà – in Sudafrica come in Cile – e poi le musiche tradizionali della sua terra, il Kurdistan, il paese che non c’è.

D’altronde essere curdi in Turchia non è facile, non lo è mai stato: i cantautori vengono arrestati con l’accusa di fare propaganda al terrorismo, le radio che trasmettono le loro canzoni vengono chiuse. Proprio per questo Baris le suona ogni sera: è la sua maniera di resistere – e, già che c’è, di corteggiare la ragazza che ama.
Il violino gliel’ha regalato suo fratello quando aveva diciassette anni, e da quel momento Baris non se n’è più separato. A sentire Ayse, con il violino Baris ci dorme anche, stringendoselo al petto come un orsacchiotto. Di sicuro se lo porta dietro in una notte di aprile, quando sale su un barcone con altri diciannove passeggeri. In mezzo al mare Baris abbraccia il suo violino, ci parla per darsi coraggio, gli promette che in Europa frequenterà una scuola di musica, che diventerà ancora più bravo. Qualsiasi cosa accada, gli dice, io non ti abbandonerò mai.

Musica e teatro dialogano grazie ai nuovi e imprevedibili arrangiamenti e alla drammaturgia appositamente scritta da Emiliano Poddi (scrittore e docente presso la Scuola Holden). Uno spettacolo popolare di forte impatto e di grande valore sociale.
Un percorso musicale ed emotivo che tocca aree e periodi storici differenti, tutti riconducibili ad un’idea universale di Resistenza: dalla lotta italiana al nazi-fascismo, al Chile di Pinochet, dal Sudafrica dell'Apartheid agli afroamericani in catene nei campi di cotone.

 

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